
IL PAPA GENOVESE INNOCENZO IV OFFRE UN GRANDIOSO PRANZO DI NOZZE AL NIPOTE

Feste, cerimoniali e ricevimenti nella Genova del passato
Le lotte tra il Papato e l’Imperatore Federico II non conobbero soste. La pace stipulata in Laterano tra i due contendenti il 31 marzo 1244, non prevedeva però la restituzione dei territori dello Stato della Chiesa occupati dal sovrano tedesco. Questi invitò a Narni, per un incontro chiarificatore, il pontefice Innocenzo IV il quale, però, avvertito della trappola che l’imperatore stava per tendergli, durante il viaggio improvvisamente cambiò direzione. Recatosi dapprima a Civita Castellana, si diresse quindi a Civitavecchia, da dove salpò per Genova, la sua città natale.
Innocenzo IV – al secolo Sinibaldo Fieschi dei Conti di Lavagna – era infatti nato nella Superba, intorno al 1195. Il 25 giugno del 1243, nel conclave svoltosi ad Anagni, era stato eletto pontefice all’unanimità, grazie anche all’approvazione di Federico II, probabilmente speranzoso che il nuovo papa fosse più remissivo dei precedenti nei confronti delle sue mire espansionistiche. Eppure Federico aveva già conosciuto la diabolica scaltrezza dei genovesi che lo avevano ospitato nel 1212 e che – riusciti a fargli a firmare un trattato vantaggioso solo per la Repubblica – aveva accusato di aver “spietatamente abusato della sua giovinezza”. Sinibaldo non si dimostrerà meno duro e astuto dei suoi concittadini.
Il 20 giugno 1244, dunque, il papa prende imbarco a Civitavecchia sopra uno stuolo di galee e taride genovesi – con centoquattro rematori e sessanta armati ciascuna – comandate dal podestà Menabove di Torricella e per l’occasione adornate con ricchissime drapperie e aurei broccati.
Il convoglio papale giunse nel porto di Genova il 7 luglio – il giorno dedicato a San Siro, uno dei primi vescovi genovesi – alla luce del sole estivo che mostrava la città in tutto il suo splendore: i palazzi, i giardini e le rive attorno al porto s’erano messe a festa, con gala di vivaci colori, come pure le strade e le piazze erano addobbate di drappi purpurei. Anche i maggiorenti della città, in suo onore, lo accolsero vestiti di porpora e panni serici intessuti di vari colori.
Ma ad Innocenzo, colpito da un malore durante il viaggio, i medici consigliarono, per rimettersi in salute e riprendere le forze, di lasciare la sua residenza presso San Lorenzo, e trascorrere un periodo di tempo alla Badia di Sant’Andrea in Sestri Ponente, dove era annesso anche un ospedale. Il 5 ottobre seguente, completamente ristabilito, il pontefice poté riprendere il suo viaggio. Sostò dapprima a Varazze, poi proseguì verso Lione dove aveva convocato un concilio generale che si riunì nel 1245.
continua…
Aldo Padovano
storico