
E ora, come li facciamo sedere?!

E ora, come li facciamo sedere?
La disposizione dei tavoli: ecco le opzioni per variare un colpo
d’occhio altrimenti sempre uguale a se stesso
La disposizione dei tavoli non deve essere sottovalutata per la riuscita di qualsiasi genere di festa conviviale. La scelta può variare a seconda dell’occasione specifica o del gusto personale, e – nonostante spesso e volentieri ci si sia abituati al classico placeè su tavoli tondi – le opzioni a disposizione sono diverse.
L’ambiente naturalmente è determinante, non si possono non assecondare gli spazi a disposizione. Ma altrettanto importante è la disposizione dei tavoli, per la quale gioca un ruolo fondamentale il numero di invitati. Vediamo quali sono le principali opzioni a disposizione, valide per quasi tutte location.
I tavoli tondi
Una delle soluzioni più classiche adottate e più comuni da vedere: è comoda poiché permette l’assegnazione dei posti anche in numero dispari e una facile distribuzione dei tavoli negli spazi della location. Le sedute dovrebbero essere da sei a idealmente un massimo di 10 persone.
Il ferro di cavallo
Particolarmente chic, anche se spesso considerato un po’ retrò, la disposizione a imperiale è certamente una delle più suggestive ed è consigliata per spazi ampi e all’aperto, soprattutto se il numero di invitati non è eccessivo. Se si è pronti a escludere questa opzione pensando che limiti la conversazione, rivalutatela assolutamente: difficilmente infatti nei tavoli tondi, a causa del loro diametro, si riesce a dialogare facilmente con almeno cinque persone come con questa soluzione. Si hanno infatti sicuramente a portata di chiacchiera i due commensali al proprio fianco, l’invitato di fronte e gli ospiti ai suoi lati.
Più tavoli all’imperiale
Se proprio non si vuole rinunciare al tavolo imperiale ma il numero di invitati è troppo alto per una soluzione unica, è possibile scegliere di scomporlo in più tavoli paralleli l’uno con l’altro o disposti a spina di pesce.
I tavoli quadrati
Il tavolo quadrato ha spesso ceduto il passo al più classico rotondo, nonostante il suo effetto decorativo possa essere molto più particolare e d’effetto. Quello che rende questa disposizione un po’ più ‘scomoda’ tuttavia è la gestione dei posti a sedere: se si tratta di un evento in cui non si hanno le conferme di presenza fino all’ultimo o se è alto il rischio di no show da parte di qualche invitato, potrebbe rivelarsi più complesso nascondere il vuoto creato da qualche defezione last minute
Queste quattro opzioni di base poi possono essere adottate in simultanea, anche se in questo caso gli equilibri sono fondamentali: la regola infatti vuole che – se utilizzati nella stessa sala – i tavoli di diversi tipi non dovrebbero mischiarsi ma essere mantenuti in isole ‘separate’. Seguire le regole alla lettera non sempre da il risultato sperato, specialmente in termini di decorazioni: quindi non limitate la fantasia, mantenete però sempre un occhio di riguardo all’armonia del risultato e alla praticità della soluzione per voi e per gli ospiti!
Giulia Traverso
giornalista